Anna & Claudio
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Le recensioni di Claudio

Qui di seguito troverete le recensioni dei libri letti da Claudio. Cominciamo dai più recenti e, di seguito, troverete anche i precedenti.

IL LUNGO INVERNO (Federico Rampini) - 2022

Guerra e shock energetico. Cambiamento climatico. Squilibri demografici e pressioni migratorie. Ricatti alimentari. Non è facile distinguere fra crisi vere e false Apocalissi annunciate da profeti interessati a gettarci nel terrore. Siamo entrati in un'era segnata dalla scarsità. Ci sentiamo assediati da ogni sorta di penuria. Mancano l'energia e spesso anche l'acqua. Alimenti essenziali costano più cari. Troppe aziende lamentano di non trovare lavoratori. Sullo sfondo c'è la decrescita della popolazione, che non risparmia la Cina. Con l'inflazione e il rialzo dei tassi diventa più rara e costosa la moneta. Quanto è reale, quanto è «fisica», oggettiva e palpabile, la scarsità in ciascuno di questi aspetti? Quanto è invece fabbricata, artefatta, il risultato di comportamenti e scelte politiche sbagliati? È irreversibile? O invece è un fenomeno temporaneo da cui usciremo come guarimmo da altre crisi? Il trauma, cominciato con la pandemia e aggravato dalla guerra in Ucraina, sarà solo l'inizio di una fase storica segnata da ristrettezze, sacrifici, razionamenti e tagli su tutto? Dalla profezia errata sulla fine dello sviluppo che fu l'ossessione degli anni Settanta, dovrebbe essersi insinuato fra noi un dubbio: che vedere dietro l'angolo l'Apocalisse imminente sia un tratto di civiltà decadenti. In Europa diverse opinioni pubbliche chiedono sempre più Stato. Gli aiuti erogati durante la pandemia sono un antipasto rispetto a tutto quel che viene richiesto ai governi per proteggerci dalle avversità. Uno Stato-mamma troppo invadente addormenta i riflessi vitali e non è efficiente, sono state proprio le scelte dei governi negli anni passati ad aver fabbricato questo disastro. L'Italia è il paese occidentale più vulnerabile alla tentazione statalista, per il suo debito pubblico già eccessivo; perché ha una burocrazia invadente e inetta; perché una parte della sua popolazione ha introiettato l'assistenzialismo come orizzonte di vita. I passaggi d'epoca, le grandi rotture storiche, si capiscono guardando a un triangolo fondamentale: energia, moneta, tecnologia (che include le armi). L'America domina ancora quel triangolo strategico. L'Europa arranca in ritardo. Ha le idee confuse, invischiate in dogmi e tabù. Ha più velleità che ambizioni. Ha il disarmo facile. E con il disarmo arriva la sottomissione. Il lungo inverno all'insegna di tante scarsità è anche inverno della ragione. Lo supereremo se attingiamo alle qualità del nostro modello, non se ammiriamo chi ci odia. Il lungo inverno può preludere a una stagione di creatività, in cui troveremo risposte innovative ai nostri problemi energetici ed economici.

SUICIDIO OCCIDENTALE (Federico Rampini) - 2022

Se un attacco nel cuore dell’Europa ci ha colto impreparati, è perché eravamo impegnati nella nostra autodistruzione. Il disarmo strategico dell’Occidente era stato preceduto per anni da un disarmo culturale. L’ideologia dominante, quella che le élite diffondono nelle università, nei media, nella cultura di massa e nello spettacolo, ci impone di demolire ogni autostima, colpevolizzarci, flagellarci. Secondo questa dittatura ideologica non abbiamo più valori da proporre al mondo e alle nuove generazioni, abbiamo solo crimini da espiare. Questo è il suicidio occidentale. L’aggressione di Putin all’Ucraina, spalleggiato da Xi Jinping, è anche la conseguenza di questo: gli autocrati delle nuove potenze imperiali sanno che ci sabotiamo da soli. Sta già accadendo in America, culla di un esperimento estremo. Gli europei stentano ancora a capire tutti gli eccessi degli Stati Uniti, eppure il contagio del Vecchio continente è già cominciato. Nelle università domina una censura feroce contro chi non aderisce al pensiero politically correct, si allunga la lista di personalità silenziate, cacciate, licenziate. Solo le minoranze etniche e sessuali hanno diritti da far valere; e nessun dovere. L’ambientalismo estremo, religione neopagana del nostro tempo, demonizza il progresso economico e predica un futuro di sacrifici dolorosi oppure l’Apocalisse imminente. I giovani schiavizzati dai social sono manipolati dai miliardari del capitalismo digitale. L’establishment radical chic si purifica con la catarsi del politicamente corretto. È il modo per cancellare le proprie responsabilità: quell’alleanza fra il capitalismo finanziario e Big Tech pianificò una globalizzazione che ha sventrato la classe operaia e impoverito il ceto medio, creando eserciti di decaduti. Ora quel mondo impunito si allea con le élite intellettuali abbracciando la crociata per le minoranze e per l’ambiente. La questione sociale viene cancellata. Non ci sono più ingiustizie di massa nell’accesso alla ricchezza. C’è solo «un pianeta da salvare», e un mosaico di identità etniche o sessuali da eccitare perché rivendichino risarcimenti. In America questo è il Vangelo delle multinazionali, a Hollywood e tra le celebrity milionarie dello sport. In Europa il conformismo ha il volto seducente di Greta Thunberg e Carola Rackete. Le frange radicali non hanno bisogno di un consenso di massa; hanno imparato a sedurre l’establishment, a fare incetta di cattedre universitarie, a occupare i media. Possono imporre dall’alto un nuovo sistema di valori. La maggioranza di noi subisce quel che sta accadendo: non abbiamo acconsentito al suicidio.

DELITTO IMPUNITO (Georges Simenon) - 2023

«Lo ucciderò». Non pensa ad altro Élie, da quando, nella pensione della signora Lange che è ormai diventata il suo rifugio e la sua tana, è arrivato Michel. Ventidue anni, capelli scuri e lisci, gli occhi di un nero profondo, la carnagione olivastra, Michel è il rampollo di un’agiata famiglia romena, ha la stanza migliore, viene nutrito e coccolato, e tutte le sere raggiunge nei bar di Liegi un gruppo di connazionali. Élie invece ha una zazzera rossiccia e crespa, labbra carnose e occhi sporgenti che lo fanno assomigliare a un rospo; sbarcato tre anni prima dalla natìa Vilnius per preparare un dottorato in matematica, occupa una stanza che non può permettersi di riscaldare, mangia pochissimo, esce di rado, non ha amici. Per Michel, convinto com’è che tutti debbano amarlo, non è stato difficile sedurre la figlia della signora Lange, quella Louise nella cui schiva presenza Élie ha sempre trovato «un che di dolce, di rasserenante». E lui, Élie, se n’è accorto, perché una sera li ha visti baciarsi – e perché li guarda, ogni pomeriggio, dal buco della serratura, inorridito e affascinato al tempo stesso. Sì, deve fare giustizia Élie, deve eliminare quell’intruso che è venuto a sconvolgere il suo quieto universo. Quell’uomo «felice in tutto e per tutto, sempre e comunque, in ogni momento della giornata». E lo farà – o almeno crederà di averlo fatto. Ma, ventisei anni dopo, in un paesino minerario dell’Arizona, se lo ritroverà davanti... 

L'ORSACCHIOTTO (Georges Simenon) - 2023

Un uomo appagato, il professor Jean Cha­bot: ginecologo di fama, comproprietario di una clinica e responsabile della Materni­tà di Port-­Royal, un appartamento di dodi­ci stanze al Bois de Boulogne, una moglie, tre figli e una segretaria­ amante che si è assunta il compito di «evitargli ogni mini­ma seccatura». Tra le seccature da cui lo ha sbarazzato c’è stata anche la giovanissima inserviente della clinica che lui aveva pre­so una notte, mentre era semiaddormen­tata, e che gli era parsa «qualcosa di tenero e commovente come un orsacchiotto nel letto di un bambino». Nell’apprendere che era stata licenziata, però, Chabot non aveva reagito: in fondo, con lei aveva passato solo poche ore. Né era sembrato particolarmen­te scosso dalla notizia che l’avevano ripe­scata nella Senna. E che era incinta. Ep­pure, nella liscia, smaltata superficie della sua sicurezza cominciano ad aprirsi delle crepe, e lui ha come l’impressione che al centro della sua vita si sia spalancato un vuoto. Per di più, da qualche settimana ve­de un giovane – il fidanzato del suo «orsacchiotto»? Un fratello? – lasciargli sotto il tergicristallo della macchina, senza na­scondersi, quasi a sfidarlo, dei biglietti in cui gli annuncia: «Ti ucciderò». Ma lui non ha paura di morire, anzi. Gli è perfino capitato diverse volte di «sfiorare sorriden­do il calcio della pistola» che teneva in un cassetto della scrivania e che da un certo momento in poi si è messo in tasca... 

LE SORELLE LACROIX (Georges Simenon) - 2022

«Ogni famiglia ha uno scheletro nell'armadio» scrive Simenon in epigrafe a questo romanzo. Nel caso della famiglia in questione lo scheletro è un segreto che lega da anni due sorelle. Un segreto che, rimosso e purulento, non può che trasudare odio. Tant'è: il collante che tiene uniti, nella solida dimora borghese di Bayeux, le figlie del notaio Lacroix, il marito di una di loro e i rispettivi figli è unicamente l'odio, un odio così spesso e pesante che sembra di poterlo toccare, un odio che si esprime attraverso sguardi, ammiccamenti, bisbigli – ed esplode non di rado in violente scenate. Ma l'odio suscita anche desideri di vendetta, e nella casa delle sorelle Lacroix ogni gesto ha il sapore della vendetta: un tentativo di avvelenamento non meno che un suicidio, perfino il lasciarsi morire di inedia di una giovane donna che a molti pare una specie di santa. Una volta penetrato in questa atmosfera intossicata da rancori e sospetti, il lettore vi rimarrà invischiato, e non potrà che andare avanti, tra fascinazione e orrore.

SCHIAVA DELLA LIBERTA' (Ildefonso Falcones) - 2022

Cuba, metà del XIX secolo: Una grande nave attracca nel porto dell'isola dei Caraibi. La stiva non contiene provviste, materiali o gioielli, ma qualcosa di ben più prezioso sebbene al tempo stesso assai più a buon mercato: persone. Donne, in particolare. Prelevate dalle loro case in Africa con l'inganno, sono uno dei beni più ricercati a Cuba. Grazie alla loro manodopera, i ricchi possedenti terrieri si assicurano importanti profitti e grazie ai bambini che partoriscono, possono sempre contare su manovalanza fresca. Nella schiera di ragazze sporche e denutrite, c'è anche la dodicenne Kaweka che viene acquistata dal marchese della potente famiglia dei Santadoma. Indomita e fiera, Kaweka fin dalla più giovane età sente dentro di sé il peso di un'ingiustizia a cui si sente irrevocabilmente chiamata a riparare e che coinvolge non solo lei ma tutto un popolo. E sarà una causa che rischierà di distoglierla anche dall'amore per Modesto, un altro schiavo giunto alla piantagione. Perché l'unica schiavitù a cui Kaweka, ogni giorno che passa, sempre più sente di volersi sottomettere non è quella verso i padroni bianchi, né verso l'amore per un uomo, bensì per la causa della libertà. E per servire questo sogno Kaweka decide un giorno di fuggire, mentre all'orizzonte si addensano lo spettro della guerra di indipendenza di Cuba dalla Spagna e delle prime rivolte degli schiavi...
Madrid, oggi: Lita ha una promettente carriera nella prestigiosa banca Santadoma, di proprietà degli omonimi marchesi, i quali stanno cercando di mettere a punto una lucrosissima vendita del proprio istituto a un gruppo finanziario americano. Ma Lita non è solo una giovane donna in carriera nel difficile mondo della finanza: è la figlia, faticosamente emancipatasi grazie agli studi e la determinazione, di una domestica di casa Santadoma, ed è una donna che nel lottare, come tutte le donne, per farsi valere, deve portare su di sé anche il peso del riscatto dalle umili origini e il colore della propria pelle. Un'inattesa visita a Cuba la avvicinerà non solo alle sue radici, faticosamente vissute nel corso della sua intera esistenza, ma anche a una sconvolgente rivelazione sulla storia della propria famiglia. Una rivelazione che passa attraverso una vecchia collana di legno, stringendo la quale Lita sembra riconnettersi a un mondo potente e ancestrale che nella mente e nel cuore sembra gridarle una sola parola: libertà. Intanto, proprio grazie al lavoro di Lita, verità sempre più inquietanti affiorano sulla immensa fortuna dei Marchesi di Santadoma. Verità sepolte che per nulla al mondo Doña Clauda Santadoma vorrebbe risalissero in superficie...

LA FIGLIA UNICA (Abraham B. Yehoshua) - 2021

Siamo in una città del Nord Italia, durante le feste di fine anno a cavallo del millennio. Rachele Luzzatto è la figlia unica di una facoltosa famiglia ebraica. Curiosa e irrequieta, spiazzante osservatrice capace con i suoi commenti di ribaltare i luoghi comuni degli adulti, Rachele è però piuttosto confusa riguardo alla propria identità. Da un lato, per prepararsi alla cerimonia del suo Bat Mitzvah, deve impegnarsi nello studio della lingua ebraica, delle preghiere e dei precetti. Dall’altro, i suoi insegnanti la reputano adatta a interpretare il ruolo della Vergine Maria nella recita di Natale. A Rachele piacerebbe partecipare con i suoi compagni di scuola alla rappresentazione, peccato che il padre la pensi diversamente. Convinto della sua fede e dei suoi principî, il padre di Rachele non può accettare che la ragazzina impersoni proprio «la madre di Dio». Ma le ferme idee del padre non sono le uniche ad affollare (e disorientare) i pensieri di Rachele negli anni cruciali per la sua formazione. Ci sono i racconti, avventurosi e terribili insieme, del nonno paterno, spacciatosi per prete in un paesino di mare, per sopravvivere alle persecuzioni durante la seconda guerra mondiale; le convinzioni della nonna materna, atea dichiarata, o la fervente fede di suo marito, cattolico devoto. Quando poi, in quegli stessi giorni di festa e confusione, viene diagnosticata al padre una grave malattia, le inquietudini e le domande di Rachele diventano gli universali interrogativi di ogni essere umano di fronte al mistero. Con La figlia unica Yehoshua ci conduce con brio e freschezza a una protagonista e a un luogo insoliti per la sua produzione letteraria. È la prima volta che il grande scrittore israeliano ambienta una storia in Italia, un paese con cui ha una relazione speciale, e di cui si sente quasi «cittadino onorario». E come sempre, le sue parole sono le chiavi giuste per spalancare le gabbie dell’identità e dell’appartenenza.

DEMOGRAFIA E MIGRAZIONI NEL MUTAMENTO EPOCALE (Piermaria Davoli)

Da decenni, sin dai primi segnali, crisi demografica e irrompere dell'immigrazione hanno fatto parte della nostra battaglia teorica e politica comunista. La "crisi demografica" si è avvitata, in Italia e non solo, esattamente come avevamo previsto quarant'anni fa: il numero di figli per donna è da decenni sotto la soglia del "rimpiazzo", si sono ridotte le schiere femminili in età riproduttiva e il "vuoto" di popolazione si misura ormai nelle centinaia di migliaia che mancheranno alle leve in età lavorativa. Si riscontra una vera e propria "legge della popolazione della maturità imperialista". L'altra faccia del declino demografico nelle società mature è il ricorso al rincalzo migratorio; del resto lo stesso sviluppo globale del capitale è andato disgregando le campagne del mondo, riversando nelle città ogni anno decine di milioni di migranti. Se la demagogia di tanta parte della "loro" politica è spinta dalla logica cialtrona del parlamentarismo a inseguire e ad attizzare le paure xenofobe e securitarie, si affaccia ormai nelle vecchie metropoli dell'imperialismo un nuovo tratto della contesa, una vera e propria concorrenza per assicurarsi i flussi migratori. 

LEZIONI (Ian McEwan) - 2023

Chi è davvero Roland Baines? È il bambino pieno di talento che subisce le attenzioni morbose della maestra di pianoforte, ma anche il banale pianista di piano-bar che ha rinunciato alle sue ambizioni. È la vittima di una donna geniale ed egoista che lo ha abbandonato con un figlio neonato, ma anche il fallito che passa da un'esperienza all'altra a motore spento, sospinto dalla sola forza dei venti. Quali lezioni gli hanno impartito la sua storia e la Storia che si dipana sullo sfondo? Nella vita senza qualità del suo personaggio, McEwan ha disegnato il profilo del nostro tempo tragico e inquieto, affidando ai suoi lettori un romanzo di sconvolgente maestria e luminosa intensità emotiva. «Ian McEwan ritorna con la sua opera migliore dai tempi di "Espiazione". E ancora una volta ci conquista» (Publishers Weekly). Figlio del capitano Robert Baines, autoritario veterano della Seconda guerra mondiale ora di stanza in Nord Africa, e di sua moglie Rosalind, Roland fatica a capire perché a soli undici anni gli tocchi lasciare le pietre calde e la pazza libertà di Libia, e il fianco tiepido di sua madre, per affrontare un'istruzione rigorosa e solitaria nella fredda Inghilterra. Là faticherà a capire che cosa voglia da lui Miss Miriam Cornell, la temibile insegnante di pianoforte del collegio, che punisce le sue manchevolezze con pizzicotti dolorosi e imbarazzanti e premia i suoi successi con languidi baci sulla bocca, e con gli uni e gli altri in egual misura lo terrorizza e lo attrae. Sarà poi la sua moglie anglotedesca Alissa a confonderlo e straziarlo quando, a pochi mesi dalla nascita del loro bambino Lawrence, abbandonerà marito e figlio al loro destino senza una spiegazione. Roland passerà il resto della vita a interrogarsi su di sé e sulla «natura del danno» che le tre donne – madre, insegnante, moglie – gli hanno procurato. Chi è davvero Roland Baines? Il giovane prodigio del pianoforte il cui straordinario talento è stato frustrato dai soprusi di un'insegnante, o l'indolente pianista di pianobar che ha rinunciato alle sue ambizioni per pavidità? È il figlio di genitori intransigenti ma amorevoli, o il fratello di bambini come lui defraudati dei loro diritti da una madre degenere? È il marito di una donna spietata che immola gli affetti piú cari alla sua arte, o è il soffocante groviglio di bisogni che l'ha costretta alla fuga? L'aspirante scrittore amante della grande letteratura, o il ladro di frasi altrui con cui confezionare biglietti per ricorrenze a pagamento? Il padre premuroso e sempre presente, o l'ostaggio imprigionato in una paternità accollata? È il bambino vittima di abusi o il giovane «incline all'intimità» e alla felicità dei sensi? È tutte queste cose insieme, forse, essere poliedrico come il secolo che la sua vita attraversa? Dalla Crisi dei missili di Cuba alla caduta del Muro di Berlino, dalla glasnost al thatcherismo, dall'invasione dell'Iraq alla pandemia da Covid, Roland pare fluttuare da un'esperienza alla successiva a motore spento, sospinto dalla sola forza dei venti. Ma strada facendo qualche lezione la impara, se alla fine di tutto può approdare a una nuova curiosità d'amore, portato dalla mano piccola di una bambina in cui depositare una lunga eredità. 

NOI INARRESTABILI (Yuval Noah Harari) - 2022

Noi inarrestabili è il libro perfetto per tutti quelli che almeno una volta si sono domandati: chi siamo? e come siamo arrivati fin qui? Dalle savane africane alle calotte glaciali della Groenlandia, gli esseri umani dominano il pianeta Terra. Ma come hanno fatto a diventare così potenti? Noi inarrestabili svela che gli umani hanno un superpotere, e che l’hanno usato per creare cose strane e misteriose – dai fantasmi agli spiriti fino ai governi e alle società per azioni. Segui il viaggio degli antichi esseri umani fuori dall’Africa, e scopri come la scoperta del fuoco ci ha ristretto lo stomaco, che cosa ci dice il gioco del calcio dell’essere umani, e perché il denaro è la storia inventata che ha avuto maggior successo. Questa è la storia dell’umanità come non l’hai mai sentita prima: incontrerai nani, serpenti giganti, lo spirito del Grande Leone che vive sopra le nuvole e un dito di un bambino di 50.000 anni fa che rivela alcuni misteri sulle origini umane. Con questo libro per ragazzi avvincente e ricco di illustrazioni, l’autore bestseller Yuval Noah Harari raggiunge un pubblico del tutto nuovo ricorrendo al suo stile inimitabile. Chiunque abbia un’età compresa tra i 9 e i 99 anni potrà apprezzare l’epica storia vera di Noi inarrestabili. Età di lettura: da 9 anni.

LA FORZA DEL CERVELLO QUANTICO (Dawson Church)

"La scienza è diventata il linguaggio contemporaneo del misticismo. La mia vasta esperienza di formatore e speaker in tutto il mondo mi ha insegnato che nel momento in cui si usano in pubblico termini relativi alle religioni, alle antiche tradizioni, alle culture secolari e persino agli ideali new age, le platee si dividono. Invece la scienza unisce e quindi crea comunione d'intenti e d'interessi." (dr. Joe Dispenza). Così si apre il libro "La forza del cervello quantico", con la prefazione del dr. Joe Dispenza, autore di libri di fisica quantistica come approccio alla vita e al miglioramento di sé. Ogni creazione inizia con un pensiero, che si tratti di una sinfonia, di un matrimonio, di un gelato o di un razzo lanciato nello spazio. Quando esprimiamo un'intenzione, nel nostro cervello si innesca una complessa catena di eventi. I pensieri viaggiano sotto forma di impulsi elettrici lungo i percorsi neurali. Quando i neuroni si attivano insieme creano un circuito che a sua volta genera campi elettromagnetici. Questi campi sono energia invisibile capace di influenzare le molecole della materia attorno a noi, esattamente come un magnete attrae e organizza in uno schema preciso la limatura di ferro. In questo libro, il ricercatore Dawson Church spiega la scienza di come la mente crei la materia. Intenzioni diverse producono campi diversi e differenti creazioni materiali. Ora siamo in grado di tracciare la scienza che sta dietro a ciascun anello della catena, dal pensiero fino alla cosa, mostrando le modalità sorprendenti con cui intenzioni e pensieri creano il mondo materiale. 

UNA PERSONA ALLA VOLTA (Gino Strada) - 2022

«Sono un chirurgo. Una scelta fatta tanto tempo fa, da ragazzo. Non c'erano medici in famiglia, ma quel mestiere godeva di grande considerazione in casa mia. Fa il dutur l'è minga un laurà, diceva mia madre, l'è una missiùn. Un'esagerazione? Non so, ma il senso di quella frase me lo porto ancora dentro, forse mia madre era una inconsapevole ippocratica.» Una missione che parte da Sesto San Giovanni, la Stalingrado d'Italia con le grandi industrie, gli operai, il partito, il passato partigiano. In fondo, un buon posto per diventare grandi. A Milano, nelle aule dell'Università di Medicina e al Policlinico Strada scopre di essere un chirurgo, perché la chirurgia gli assomiglia: davanti a un problema, bisogna salvare il salvabile. Agendo subito. Una passione che l'ha portato lontanissimo. Gli ha fatto conoscere la guerra, il caos dell'umanità quando non ha più una meta. In Pakistan, in Etiopia, in Thailandia, in Afghanistan, in Perù, in Gibuti, in Somalia, in Bosnia, dedicando tutta l'esperienza in chirurgia di urgenza alla cura dei feriti. Poi nel 1994 nasce Emergency, e poco dopo arriva il primo progetto in Ruanda durante il genocidio.

GOVERNARE LA QUARTA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE (Klaus Schwab) - 2019

Klaus Schwab è il fondatore e il Presidente esecutivo del World Economic Forum, l’organizzazione internazionale per la cooperazione pubblica e privata con sede a Ginevra, in Svizzera. Protagonista del dibattito politico-economico internazionale da oltre quarant’anni, Schwab combina in maniera originale la sua esperienza di accademico (laurea in ingegneria, master in Public Administration alla prestigiosa Kennedy School of Government di Harvard e dottorato in Economia all’Università di Friburgo), imprenditore e uomo politico.

NON SIAMO SOLI (Avi Loeb) - 2022

Non siamo soli nello spazio. Avi Loeb, uno dei più noti astronomi a livello internazionale e docente alla Harvard University, ne è certo. La prova risalirebbe allottobre 2017, quando i telescopi sullisola di Maui intercettarono un punto luminoso che sfrecciava rapido nel cielo. Si trattava del primo oggetto interstellare mai individuato nel nostro sistema solare, battezzato con il nome di Oumuamua.Alla luce dei dati raccolti in undici giorni di osservazione, gli scienziati si aggrapparono alla teoria che Oumuamua fosse una cometa piuttosto anomala, dato che aveva una forma stravagante, era troppo brillante, viaggiava a velocità sostenuta lungo una traiettoria inusuale e non lasciava detriti al suo passaggio. Secondo lapproccio tanto visionario quanto rigoroso di Loeb, lipotesi migliore è invece molto più semplice: Oumuamua non era un fenomeno naturale. Le sue caratteristiche peculiari indicherebbero una tecnologia extraterrestre molto avanzata. Ma la teoria sulle origini aliene di questo oggetto interstellare ha creato uneco immediata tra lopinione pubblica e rinvigorito il malanimo della comunità scientifica, restia a qualunque ricerca volta a indagare se il fenomeno della vita esista altrove nelluniverso. Tuttavia, le probabilità che organismi intelligenti si siano evoluti fuori dal nostro pianeta sono elevate: basti pensare che nella sola Via Lattea ci sono cinquanta miliardi di pianeti di dimensioni e temperature superficiali simili a quelle terrestri. Ammettere che una civiltà aliena possa aver creato tecnologie raffinate è però una scommessa su cui pochi vogliono puntare.Loeb ci conduce in un viaggio attraverso i confini più remoti della scienza, dello spazio e del tempo, condividendo le sue ricerche e le profonde implicazioni per la nostra specie e il nostro pianeta, e ci sfida a pensare in modo critico a ciò che è là fuori, non importa quanto strano possa sembrare

IL CASO ALASKA SANDERS - (Joel Dicker) - 2022

Aprile 1999, Mount Pleasant, New Hampshire. Il corpo di una giovane donna, Alaska Sanders, viene ritrovato in riva a un lago. L'inchiesta viene rapidamente chiusa, la polizia ottiene le confessioni del colpevole, che si uccide subito dopo, e del suo complice. Undici anni più tardi, però, il caso si ripresenta. Il sergente Perry Gahalowood, che all'epoca si era occupato delle indagini, riceve una inquietante lettera anonima. E se avesse seguito una falsa pista? L'aiuto del suo amico scrittore Marcus Goldman, che ha appena ottenuto un enorme successo con La verità sul caso Harry Quebert, ispirato dalla loro comune esperienza, sarà ancora una volta fondamentale per scoprire la verità. Ma c'è un mistero nel mistero: la scomparsa di Harry Quebert. I fantasmi del passato ritornano e, fra di essi, quello di Harry Quebert.

FAKE NEWS (Giuseppe Riva) - 2018

Con l’avvento dei social media è scomparso il solco che divideva mondo reale e mondo virtuale, consentendoci di identificarli abbastanza nettamente. Oggi quello che troviamo on line è un mondo post-verità, al cui interno le notizie deliberatamente false o distorte sono usate per orientare anche in maniera significativa le decisioni individuali, soprattutto in relazione allo scontro politico e alle scelte elettorali. Fake news è solo un nuovo modo per definire i processi di disinformazione che da sempre sono presenti nella sfera pubblica? Diversamente, quali sono i meccanismi tecnologici e psicosociali che hanno permesso la nascita e la diffusione di questo fenomeno? Dove nascono le fake news? E come possiamo difenderci? 

SAPIENS - DA ANIMALI A DEI (Yuval Noah Harari) - 2017

Siamo i signori del pianeta. Il segreto del nostro successo è l'immaginazione. Siamo gli unici animali capaci di parlare di cose che esistono solo nelle nostre fantasie: come le divinità, le nazioni, le leggi e i soldi. "Sapiens. Da animali a dè"i spiega come ci siamo associati per creare città, regni e imperi; come abbiamo costruito la fiducia nei soldi, nei libri e nelle leggi; come ci siamo ritrovati schiavi della burocrazia, del consumismo e della ricerca della felicità.

APRITE LA MENTE AL VOSTRO CUORE (Papa Francesco) - 2012

"Voglio una Chiesa povera per i poveri, ecco perché ho scelto di chiamarmi Francesco": con queste parole Jorge Bergoglio si è rivolto ai giornalisti nella sua prima udienza pubblica. "La Chiesa non ha natura politica, ma spirituale. È il santo popolo di Dio. Con le sue virtù e i suoi peccati. E al centro non c'è il papa. Cristo è il centro." La gioia e l'amore per i poveri, che hanno ispirato Francesco d'Assisi e che sono stati al centro della vita e dell'apostolato di Jorge Bergoglio in Argentina, sono i valori che dobbiamo comprendere e ricercare nella vita vissuta giorno per giorno, come relazione personale con Dio. In questi quattro esercizi spirituali, papa Francesco ci invita a meditare e riflettere sui valori fondamentali, nel silenzio della solitudine o in comunità, sull'essere felici "nel fare per gli altri", sulla ricerca delle tracce di Cristo nel mondo, per dare un nuovo senso alla nostra vita e alla nostra fede.<< Nuova immagine con testo >>

FERMARE PECHINO (Federico Rampini) - 2021

Federico Rampini racconta una sfida fatta anche di contaminazione reciproca, perché alcuni problemi sono simili: dalle diseguaglianze sociali allo strapotere di Big Tech, dalla crisi ambientale e climatica alla corsa per dominare le energie rinnovabili. Rampini mette a nudo gli aspetti meno noti della Cina di Xi Jinping, con un viaggio insolito nella cultura etnocentrica e razzista degli Han, le abitudini di vita dei Millennial, l'imperialismo culturale nella saga cinematografica del Guerriero Lupo, la letteratura di fantascienza come stratagemma per aggirare la censura, la riscoperta di Mao, le mire aggressive, il militarismo. Senza sottovalutare il groviglio di sospetti che ancora circondano le origini del Covid. L'Esperimento Biden vuole opporre all'espansionismo aggressivo di Pechino un modello socialdemocratico ispirato a Roosevelt e Kennedy.

IL CAMMIN DI NOSTRA VITA (Luca Sommi) - 2021

Jai ha nove anni, va pazzo per i dolci, ama i telefilm polizieschi e vive in un basti, lo slum di una megalopoli indiana. Nello stesso quartiere abitano anche i suoi due migliori amici: Pari e Faiz. I tre hanno imparato presto a cavarsela da soli, e quando un ragazzo della loro classe scompare, nel totale disinteresse della polizia, si improvvisano detective. Il basti, intanto, precipita nella paura, e subito riaffiorano le antiche divisioni tra indú e musulmani, con i politici pronti a soffiare sul fuoco. Cosí, mentre gli adulti si dimostrano, come spesso accade, irresponsabili, a cercare la verità rimangono solo Jai e i suoi compagni, che però dovranno spingersi ben oltre ciò che avevano immaginato.

LA PATTUGLIA DEI BAMBINI (Deepa Anappara) - 2021

Jai ha nove anni, va pazzo per i dolci, ama i telefilm polizieschi e vive in un basti, lo slum di una megalopoli indiana. Nello stesso quartiere abitano anche i suoi due migliori amici: Pari e Faiz. I tre hanno imparato presto a cavarsela da soli, e quando un ragazzo della loro classe scompare, nel totale disinteresse della polizia, si improvvisano detective. Il basti, intanto, precipita nella paura, e subito riaffiorano le antiche divisioni tra indú e musulmani, con i politici pronti a soffiare sul fuoco. Cosí, mentre gli adulti si dimostrano, come spesso accade, irresponsabili, a cercare la verità rimangono solo Jai e i suoi compagni, che però dovranno spingersi ben oltre ciò che avevano immaginato.

BASTA UN CAFFE' PER ESSERE FELICI (Toshikazu Kawaguchi) - 2021

L'aroma dolce del caffè aleggia nell'aria fin dalle prime ore del mattino. Quando lo si avverte, è impossibile non varcare la soglia della caffetteria da cui proviene. Un luogo, in un piccolo paese del Giappone, dove si può vivere un'esperienza indimenticabile. Basta entrare, lasciarsi servire e appoggiare le labbra alla tazzina per vivere di nuovo l'esatto istante in cui ci si è trovati a prendere una decisione sbagliata. Per farlo, è importante che ogni avventore stia attento a bere il caffè finché è caldo: una volta che ci si mette comodi, non si può più tornare indietro. È così per Gōtaro, che non è mai riuscito ad aprirsi con la ragazza che ha cresciuto come una figlia. Yukio, che per inseguire i suoi sogni non è stato vicino alla madre quando ne aveva più bisogno. Katsuki, che per paura di far soffrire la fidanzata le ha taciuto una dolorosa verità.

LA FATTORIA DEL COUP DE VAGUE (Georges Simenon) - 2021

Ogni mattina, da tutte le case prospicienti la spiaggia denominata, quasi fosse un presagio, Le Coup de Vague (alla lettera: «il colpo d’onda»), avanzano, nella melma e nei banchi di sabbia lasciati dall’oceano che via via si ritira, i carretti dei mitilicoltori che vanno a raccogliere ostriche e cozze. Tra loro, Jean e sua zia Hortense, «coriacea, granitica, solida», quasi fosse «fatta anche lei di calcare». È Hortense, insieme alla sorella Émilie, con la sua «faccia da suora», a mandare avanti la casa e l’azienda. E dalle zie Jean si lascia passivamente coccolare e tiranneggiare: gli va bene così, ha una motocicletta nuova, le partite a biliardo con gli amici e tutte le donne che vuole, perché è un pezzo di marcantonio, con i capelli neri e gli occhi azzurri. Quando però la ragazza che frequenta da alcuni mesi gli annuncia di essere incinta, la monotona serenità della loro vita viene travolta da qualcosa che assomiglia proprio a un’ondata, improvvisa, violenta. A sistemare la faccenda ci pensa, naturalmente, zia Hortense: basta conoscere il medico giusto, e pagare. Ma qualcosa va storto, e Jean è costretto a sposarla, quella Marthe pallida, spenta e sempre più malata, di cui le zie si prendono cura con zelo occhiuto e soffocante...Rari sono gli scrittori capaci, come Simenon, di portare alla luce, sotto la corteccia della rispettabilità piccolo-borghese, un verminaio di menzogne e di rancori, di ricatti e di ferocie.

LA CITTA' DI VAPORE (Carlos Ruiz Zafòn) - 2020

L'ultima opera dell'autore de L'ombra del vento, l'omaggio letterario con cui Carlos Ruiz Zafón ha voluto congedarsi per sempre dai suoi lettori. "Posso evocare i volti dei bambini del quartiere della Ribera con cui a volte giocavo o facevo a botte per strada, ma non ce n'è nessuno che desideri riscattare dal paese dell'indifferenza. Nessuno tranne quello di Blanca." Si apre così la raccolta di racconti che lo scrittore della saga del Cimitero dei libri dimenticati ha voluto lasciare ai suoi lettori. Un ragazzino decide di diventare scrittore quando scopre che i suoi racconti richiamano l'attenzione della ricca bambina che gli ha rubato il cuore. Un architetto fugge da Costantinopoli con gli schizzi di un progetto per una biblioteca inespugnabile. Un uomo misterioso vuole convincere Cervantes a scrivere il libro che non è mai esistito. E Gaudí, navigando verso un misterioso appuntamento a New York, si diletta con luce e vapore, la materia di cui dovrebbero essere fatte le città. La città di vapore è una vera e propria estensione dell'universo narrativo della saga di Zafón: pagine che raccontano la costruzione della mitica biblioteca, che svelano aspetti sconosciuti di alcuni dei suoi celebri personaggi e che rievocano da vicino i paesaggi e le atmosfere così care ai lettori. Scrittori maledetti, architetti visionari, edifici fantasmagorici e una Barcellona avvolta nel mistero popolano queste pagine. Per la prima volta pubblicati in Italia, i racconti della Città di vapore ci conducono in un luogo in cui, come per magia, riascoltiamo per l'ultima volta la voce inconfondibile dello scrittore che ci ha fatto sognare.

L'ENIGMA DELLA CAMERA 622 (Joel Dicker) - 2020

Un fine settimana di dicembre, il Palace de Verbier, lussuoso hotel sulle Alpi svizzere, ospita lannuale festa di una importante banca daffari di Ginevra, che si appresta a nominare il nuovo presidente.  La notte della elezione, tuttavia, un omicidio nella stanza 622 scuote il Palace de Verbier, la banca e lintero mondo finanziario svizzero. Linchiesta della polizia non riesce a individuare il colpevole, molti avrebbero avuto interesse a commettere lomicidio ma ognuno sembra avere un alibi; e al Palace de Verbier ci si affretta a cancellare la memoria del delitto per riprendere il prima possibile la comoda normalità.  Quindici anni dopo, un ignaro scrittore sceglie lo stesso hotel per trascorrere qualche giorno di pace, ma non può fare a meno di farsi catturare dal fascino di quel caso irrisolto, e da una donna avvenente e curiosa, anche lei sola nello stesso hotel, che lo spinge a indagare su cosa sia veramente successo, e perché, nella stanza 622 del Palace de Verbier.

CAPITALE E IDEOLOGIA (Thomas Piketty) - 2020

Ogni comunità ha bisogno di giustificare le proprie disuguaglianze: l’uomo deve trovare le ragioni di queste disparità per non rischiare di vedere crollare l’intero edificio politico e sociale. In questa chiave, anche molte ideologie del passato non appaiono più così irragionevoli, se paragonate al nostro presente. Conoscere la molteplicità delle traiettorie e delle biforcazioni della storia può infatti aiutarci a interrogare le fondamenta delle nostre istituzioni e a intuire le loro trasformazioni.Questo libro, fondato sull’analisi di dati comparativi di inedita ampiezza, traccia il percorso dei regimi basati sulla disuguaglianza e ne immagina il futuro in una prospettiva economica, sociale, intellettuale e politica: dalle antiche società schiavistiche fino alla modernità ipercapitalista, passando per le esperienze comuniste e socialdemocratiche, e per il racconto inegualitario che si è imposto negli anni ottanta e novanta.Con lo sguardo rivolto ai temi più caldi della nostra contemporaneità, Thomas Piketty dimostra come l’elemento decisivo per il progresso umano e lo sviluppo economico sia la lotta per l’uguaglianza e l’educazione, ridiscutendo il mito della proprietà a tutti i costi. Ispirati dalle lezioni della storia, possiamo affrontare il fatalismo che ha nutrito le derive identitarie in Europa e nel resto del mondo, e immaginare un nuovo orizzonte partecipativo per il XXI secolo, basato sull’uguaglianza, la proprietà sociale, l’educazione e la condivisione dei saperi e dei poteri.Nell’atteso seguito di Il capitale nel XXI secolo, best seller mondiale tradotto in 40 lingue e venduto in 2,5 milioni di copie, Piketty lancia la sfida di un nuovo modello economico e culturale, un’autorevole e illuminante chiave di lettura per interpretare il nostro tempo.

RAPPORTO SULLE DISUGUAGLIANZE NEL MONDO (AA.VV.) - 2019

 

“ Lo scopo del Rapporto sulle disuguaglianze nel mondo 2018 è di contribuire a un dibattito più informato, mettendo a disposizione della discussione pubblica i dati più recenti e completi. La disuguaglianza economica è diffusa e per certi versi inevitabile. Siamo però convinti che se l’incremento della disuguaglianza non viene correttamente monitorato e affrontato, può portare a catastrofi politiche, economiche e sociali.”Questo testo offre, grazie a una raccolta di dati inediti (come mai è stato prima per esempio in merito a Cina, Brasile, India) e a una metodologia di analisi innovativa e di invidiabile chiarezza, una fotografia dei trend globali sull’accumulazione e la distribuzione dei capitali, evidenziando come – al di là delle politiche adottate a livello nazionale – quasi ovunque la forbice tra le fasce più povere e le più ricche della popolazione mondiale si sia andata allargando, concentrando la ricchezza nelle mani di pochissimi. Il Rapporto sulle disuguaglianze nel mondo 2018 è uno strumento essenziale per comprendere non solo le differenze fra i paesi e i cambiamenti in atto nello scacchiere economico mondiale, ma come questi fenomeni disegnino la vita di ogni cittadino e le sue aspettative per il futuro“Leggendo il Rapporto sulle disuguaglianze nel mondo, si è tentati di considerare la concentrazione di capitali come una forza della natura, una catastrofe inevitabile… Eppure, una lettura attenta dei dati suggerisce che non c’è niente di inevitabile quando si parla di disuguaglianza.” The New York Times“Il 50% della popolazione americana prende il 13% dei profitti, mentre l’1% si prende più del 20% della ricchezza nazionale.” Chicago Tribune“Il gap tra ricchi e poveri è cresciuto quasi in ogni parte del mondo negli ultimi dieci anni.” QuartzIl Rapporto sulle disuguaglianze nel mondo 2018 è il frutto delle ricerche condotte da un team di oltre cento dei migliori economisti provenienti da più di settanta paesi, coordinati da Facundo Alvaredo, Lucas Chancel, Thomas Piketty, Emmanuel Saez e Gabriel Zucman

FIORI PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE (Maurizio De Giovanni) - 2020

Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge Pizzofalcone, perché l'anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Aiutava i giovani spingendoli a studiare, cercando di tenerli lontani da strade senza ritorno; chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po' di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l'uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto piú di un luogo di lavoro. Come per Savio era il suo chiosco.

LA RIVINCITA DI CAPABLANCA (Fabio Stassi) - 2015

II nuovo romanzo di Fabio Stassi è la storia di José Raùl Capablanca, che fu bambino prodigio e conquistò il titolo di campione del mondo nel 1921. Amato dalle donne e rispettato dagli avversari, almeno fino a quando non fu scaraventato giù dal trono troppo presto per mano di un suo ex amico, Aleksandr Aljechin, il miglior giocatore di Russia: uno disposto a tutto per gli scacchi, fuggito dalla rivoluzione dottobre e approdato in seguito alla corte dei gerarchi nazisti. La storia di Capablanca è la storia del loro duello. Loffesa di una seconda occasione sempre rinviata, come spesso è la vita.

IL GIOCO DEGLI DEI (Paolo Maurensig) - 2019

Chi è Malik Mir Sultan Khan? L'uomo misterioso di cui parla tutta New York, lo scacchista col turbante che ha battuto Capablanca, rimane un enigma per chiunque lo incontri. Si sa che è nato nella foresta del Punjab, dove ha imparato l'antica arte del chaturanga, si sa che una tigre lo insegue da sempre e che Mrs Abbott gli ha lasciato in eredità la sua Rolls-Royce. In bilico fra Oriente e Occidente, talento e strategia, karma e destino, la storia vera e immaginaria dell'umile servo che per un istante divenne re. Il chaturanga è l'antenato indiano degli scacchi. Si dice che quando gli uomini sono concentrati su quelle pedine dalle strane forme animali dimentichino tutto, come se dalle loro mosse potesse dipendere la distruzione o la salvezza dell'intero universo. Apprenderne l'arte è un percorso impervio, ma non per Malik Mir Sultan Khan. Gli dèi, o il caso, gli hanno donato un talento naturale che lo porterà in breve tempo a diventare il più imbattibile scacchista degli anni Trenta. Ma un dono divino può essere duro da sopportare, soprattutto per chi sa di essere destinato ad attraversare l'esistenza soltanto da spettatore. Nei suoi sogni di bambino è apparsa una tigre, che poi si è fatta reale portandogli via entrambi i genitori. Ma sarà quella stessa tigre a permettergli di entrare alla corte del maharaja che - notando la sua abilità nel gioco - lo condurrà in Europa a gareggiare nei più importanti tornei di scacchi. Così il giovane servo, da molti considerato un 'idiot savant', arriverà ad affermarsi fino a battere l'ex campione del mondo Capablanca, intrecciando la propria storia con quella di un'Europa lacerata, ormai sull'orlo della Seconda guerra mondiale. Paolo Maurensig torna a muovere i suoi personaggi nell'universo affascinante e ricco di storie degli scacchi, regalandoci il ritratto sorprendente di un personaggio che ribalta continuamente l'immagine del campione, e i nostri pregiudizi occidentali.

POPOLO, POTERE E PROFITTI (Joseph E. Stiglitz) - 2020

Il consolidamento del potere del mercato specie nella finanza e nell'industria tecnologica ha portato a un'esplosione della disuguaglianza. La situazione è drammatica: poche corporations dominano interi settori dell'economia, facendo impennare la disuguaglianza e rallentando la crescita. La finanza ha scritto da sola le proprie regole; le compagnie high-tech hanno accumulato dati personali senza controllo e il governo americano ha negoziato accordi commerciali che non rappresentano gli interessi dei lavoratori. Troppe persone si sono arricchite sfruttando gli altri invece che creando ricchezza. Le vere fonti della ricchezza e della crescita, per Stiglitz, sono gli standard di vita, basati su apprendimento, progresso della scienza e tecnologia e le regole del diritto. Gli attacchi al sistema giudiziario, universitario e delle comunicazioni danneggiano le medesime istituzioni che da sempre fondano il potere economico e la democrazia. Tuttavia, per quanto ci si possa sentire indifesi oggi, non siamo, tutti noi, senza potere. In effetti, le soluzioni economiche sono spesso chiare. Dobbiamo sfruttare i benefici del mercato ma nello stesso tempo domare i suoi eccessi, assicurandoci che lavorino per noi cittadini – e non contro di noi. Se un numero sufficiente di persone sosterrà l'agenda per il cambiamento delineata in questo libro, può non essere troppo tardi per creare un capitalismo progressista che realizzi una prosperità condivisa.<< Nuova immagine con testo >>

LA LINEA DEL DESERTO (Georges Simenon) - 2020

«Signore e signori... ehm!... Sulla nostra nave... ehm!... è appena accaduto... ehm!... un evento increscioso... un evento di eccezionale gravità... ». Con ogni probabilità il comandante era il marinaio più placido, meno votato all’avventura di tutto il Pacifico, e passava la maggior parte del tempo chiuso in cabina a dipingere all’acquerello paesaggi che copiava da cartoline.Paonazzo per l’emozione, non osò guardare i passeggeri mentre annunciava:«Hanno rubato i gioielli di Lady Bramson!».Un fulmine a ciel sereno. A bordo di un grande piroscafo queste parole avrebbero scatenato un’agitazione febbrile e una ridda di commenti.Ma a bordo del Gordon c’erano solo sei passeggeri, ciascuno dei quali rimase impietrito al proprio posto, con la fronte imperlata di sudore e la sensazione che gli altri sospettassero di lui.

ANNETTE E LA SIGNORA BIONDA (Georges Simenon) - 2020

«Se Chincholle non fosse stato girato di spalle, intento ad armeggiare con la serratura di ferro battuto di un vecchio cassettone, avrebbero visto che piangeva. E forse per un istante gli balenò l'idea di gettarsi in ginocchio e confessare: «"La verità è che c'è un cadavere nella dispensa. Non so chi sia. Però mi pare di aver riconosciuto la barba del precedente inquilino... Non era olandese, lui, era ungherese... Aveva una bella moglie... Ha affittato la villa per tre mesi, ma sei settimane dopo ho ricevuto una lettera di disdetta da Roma". «E ora che sarebbe successo? La polizia! E articoli di cronaca sulla storia del cadavere nella dispensa! Nessuno avrebbe più voluto affittare la villa del delitto!».

CONTRO L'AUTOMOBILE (Andrea Coccia) - 2020

Le auto sono ovunque, è impossibile immaginare un luogo in cui non esistano o non riescano ad arrivare, impossibile pensare a un evento, rivista, strada, dove non si trovi la pubblicità di un'automobile. Le auto ci limitano mentre ci promettono libertà, riempiendo le nostre città e svuotando i nostri portafogli. Andrea Coccia ci racconta come l'industria automobilistica abbia completamente plasmato il mondo in cui viviamo, creando una società costruita attorno all'automobile. A partire dal passaggio da ferrovie ad autostrade, per giungere ai nostri giorni e alle nostre città costantemente intasate dalle colonne di automobili bloccate l'una dietro l'altra, l'autore ci apre gli occhi sull'urgenza di opporci a un mondo al servizio dell'automobile e immagina nuove strategie di mobilità più sostenibili.

IL SIGNOR CARDINAUD (Georges Simenon) - 2020

«Lui non aveva ancora quindici anni e già l'amava. Non come si ama una donna ma come si ama un essere inaccessibile. Come, al tempo della prima comunione, aveva amato la Madonna». Alla fine Hubert Cardinaud è riuscito a sposarla, quella Marthe «di cui tutti dicevano che si dava delle arie». Così com'è riuscito, lui, il figlio del cestaio, a diventare un distinto impiegato: uno che la domenica, all'uscita della messa, scambia saluti compunti e soddisfatti con i conoscenti e poi, dopo essersi fermato in pasticceria a comprare un dolce, torna a casa dove la moglie sta cuocendo l'arrosto con le patate. Una domenica, però, trova l'arrosto bruciato e la casa vuota - e gli crolla il mondo addosso. Non gli ci vorrà molto per scoprire che Marthe se n'è andata con un poco di buono, e che tutti in città lo sanno, e lo compatiscono, e pensano che sia un uomo «finito, annientato». E invece no. Hubert decide di ritrovare Marthe, a ogni costo, di bere «il calice fino alla feccia». Simile a «una formica ostinata che segue ostinatamente la sua strada, il suo destino, e che, ogni volta che il carico le sfugge, lo afferra di nuovo, pur essendo quel carico più grosso di lei», andrà a cercare Marthe, perché il suo posto è lì, «accanto a lui e ai bambini», e perché confida «nel trionfo del bene sul male, nella supremazia dell'ordine sul disordine» - «nell'inevitabile, fatale armonia». Con la consueta acutezza psicologica, e una sorta di ammirata partecipazione, Simenon ci racconta di un amore eroico, capace di non indietreggiare di fronte al tradimento e alla vergogna.

LA DANZATRICE DI SEUL (Shin Kyung-sook) - 2019

Orfana. Ballerina di corte. Sposa di un diplomatico francese. Esule in un mondo che non la comprenderà mai. Seul, 1890. È solo una bambina orfana, Yi Jin, quando arriva come serva alla corte Joseon, ma c'è qualcosa in lei che smuove il cuore della regina. È per questo, per la sua fragilità di uccellino e la delicatezza del suo viso, che diventa oggetto di un amore quasi materno, e le viene concesso il privilegio di imparare una delle arti più amate a corte, la danza. Negli anni, Yi Jin diventa la danzatrice più apprezzata e famosa di tutta la Corea: con ogni movimento del corpo sembra in grado di compiere una magia. Quando un diplomatico francese visita la corte - sono gli ultimi, fulgidi anni della dinastia Joseon, che di lì a poco l'invasione giapponese avrebbe spazzato via - osserva rapito la magnificenza di questa cultura al culmine del suo splendore. E, vedendo Yi Jin che interpreta la Danza dell'oriolo a Primavera, resta inevitabilmente stregato: pur sapendo che le danzatrici appartengono alla corte, chiederà al re di portarla con sé in Francia e sposarla. Il permesso è accordato, e per Yi Jin comincia un viaggio incredibile: quello della prima donna coreana che abbia mai messo piede sul suolo europeo. Yi Jin conoscerà Parigi nel pieno della Belle Epoque, ma si scontrerà anche con una cultura completamente diversa, che non riuscirà mai a vedere in lei altro che un'esotica meraviglia... Come Memorie di una Geisha, il nuovo romanzo della più grande autrice coreana vivente accompagna l'arco intero della vita di una donna diversa da tutte, che rivive per sempre nelle pagine magnifiche, luminose e tragiche di questa storia.

LA DITTATURA DEI DATI (Brittany Kaiser) - 2019

Sanno cosa compri. Sanno chi sono i tuoi amici. Sanno come manipolarti. Settanta like erano sufficienti per sapere di quella persona più di ciò che sapevano i suoi amici; centocinquanta like più di quello che sapevano i suoi genitori; trecento like più del suo partner. Oltre i trecento si era in grado di conoscere un individuo meglio di quanto conoscesse se stesso. Quando Brittany Kaiser, giovanissima consulente politica appena laureata in diritti umani e relazioni internazionali, si è seduta per la prima volta a un tavolo con Alexander Nix, il carismatico capo della neonata società di analisi dei dati Cambridge Analytica, era convinta che le informazioni raccolte attraverso gli smartphone, i social media e le abitudini di navigazione online che permettono l'identificazione e la targettizzazione delle persone sarebbero state usate a fin n di bene. Ma ha dovuto ricredersi. Quella che era iniziata come un'improbabile, seppure stimolante, esperienza di lavoro - una democratica liberale come lei che accettava di lavorare per una società che aveva Steve Bannon nel consiglio d'amministrazione e politici repubblicani tra i suoi clienti - ha iniziato ad assumere i contorni di un incubo quando i suoi sforzi per costruire un'azienda rivoluzionaria, che applicava la scienza dei dati e l'analisi psicografica al settore della consulenza politica, sono culminati prima nell'elezione di Donald Trump a presidente e poi nella vittoria dei sostenitori della Brexit. Solo allora Kaiser ha capito fino a che punto la mancanza di regole nell'industria dei big data fosse diventata un pericolo per la privacy delle persone e per la democrazia in tutto il mondo. E quanto sottile e occulta fosse in realtà la minaccia se persino lei, che in quel mondo ci stava da sempre, era stata targettizzata e manipolata dalle persone per cui lavorava. Ma forse cambiare era ancora possibile... "La dittatura dei dati" è un resoconto dettagliato, lucido e onesto in cui Kaiser, ripercorrendo le tappe fondamentali degli anni in cui ha lavorato per Cambridge Analytica, rivela le spregiudicate pratiche digitali attraverso cui l'industria dei big data influenza e manipola le persone, facendo leva sulle loro paure e insicurezze per modificare il loro comportamento abituale. Ma è anche un'acuta analisi di come l'utilizzo dei dati comportamentali abbia cambiato per sempre la politica, una riflessione sulla scarsa consapevolezza con cui permettiamo che i nostri dati personali vengano usati contro di noi, e soprattutto un accorato appello a rafforzare il nostro spirito critico, a riprendere il controllo delle informazioni che scegliamo di condividere e a proteggere, così facendo, il nostro futuro.

IL DIO UNICO E LA SOCIETA' MODERNA (Eugenio Scalfari) - 2019

Il problema di modernizzare la Chiesa si presenta storicamente ogni due o tre secoli ed è per questo che il Cristianesimo ha resistito oltre duemila anni e continua a esistere. Adesso vi è la necessità di modernizzare la Chiesa adeguandola alla società che compone il mondo ed ha anche le sue religioni, alcune monoteistiche ma con un Dio proprio, che non è quello della Bibbia e soprattutto quello dei Vangeli. Il Papa che abbiamo oggi, preceduto nel tempo dall'azione del cardinal Martini che fu suo amico all'epoca dei Conclavi, afferma costantemente che il Dio creatore è unico in tutto il mondo. Non può esistere un Dio di proprietà d'un popolo. Storicamente ci sono queste situazioni in una quantità notevole di Paesi ma papa Francesco dice il vero per chi crede in un Dio: quel Dio è uno solo, l'epoca degli dèi è ormai di duemila anni fa ed ha perso ogni senso. Questa è la particolarità di papa Francesco e per tale ragione pubblichiamo qui i colloqui di Eugenio Scalfari con Lui e quelli con il cardinale Martini che sono precedenti nel tempo.

GIUDIZIO UNIVERSALE (Gianluigi Nuzzi) - 2019

Nel cuore della Santa sede, all’interno del palazzo apostolico, i cardinali sono impegnati da mesi in un’operazione di salvataggio che sembra impossibile. Un piano segreto di emergenza da realizzare assolutamente entro cinque anni, prima che sia troppo tardi. I clamorosi dossier riservati che compongono la nuova inchiesta di Gianluigi Nuzzi tracciano uno scenario impensabile: la Chiesa è prossima al default finanziario. Mancano i soldi per pagare i dipendenti, sono sospese le ristrutturazioni dei palazzi, è minacciata la sopravvivenza delle parrocchie in Italia e nel mondo.
Giudizio universale è un viaggio esclusivo nelle stanze più inviolabili dei sacri palazzi, tra riunioni a porte chiuse dov’è stato possibile ascoltare a viva voce i moniti e le parole allarmate di Francesco. Un racconto in presa diretta realizzato grazie a oltre tremila documenti top secret, che arrivano fino all’estate del 2019.
Chi gestisce i depositi milionari intestati a cardinali e laici ormai defunti? Perché molte fondazioni benefiche registrano passivi clamorosi e nessuna rendicontazione? Che fine fanno i lasciti dei fedeli? Perché allo Ior, già prima della rinuncia di Benedetto XVI, tanti clienti fuggono chiudendo i conti?
Voragini nei bilanci, crollo delle offerte, lotte di potere, e ancora le ombre di tre banche dalle contabilità misteriose, che sfuggono a ogni controllo e alimentano interessi opachi. Ciò che qui viene svelato provocherà una profonda inquietudine, non solo tra i cattolici. Eppure fotografa una realtà che potrà essere affrontata solo se non resterà nascosta, ma diventerà patrimonio di tutti.

IL PITTORE DI ANIME (Ildefonso Falcones) - 2019

Barcellona, 1901. La città attraversa un momento di estrema tensione sociale: la miseria delle classi più umili si scontra con il lusso dei grandi viali, nei quali originalissimi edifici appena sorti o in costruzione annunciano l’arrivo di una nuova e rivoluzionaria stagione artistica, il Modernismo.
Dalmau Sala, figlio di un anarchico giustiziato dalle autorità, è un giovane pittore e ceramista che vive intrappolato tra due mondi: da un lato quello della sua famiglia e di Emma Tàsies, la donna che ama, entrambe attivamente impegnate nella lotta operaia; dall’altro, quello del lavoro nella fabbrica di ceramiche di don Manuel Bello, il suo mentore, ricco borghese dalla incrollabile fede cattolica.
Nel Pittore di anime, Ildefonso Falcones tratteggia il meraviglioso arazzo di un’epoca convulsa, nel quale l’amore, la passione per l’arte, le rivolte sociali e le vendette personali si fondono in un intreccio emozionante, il ritratto di una Barcellona capace di ribellarsi al grigio potere della tradizione, dimostrando ancora una volta un’innegabile maestria nel tessere personaggi vividi e avventure straordinarie sullo sfondo della Storia di cui è appassionato e attento studioso.

LE VERITA' NASCOSTE (Paolo Mieli) - 2019

L'eroico ingresso a Fiume del poeta guerriero D'Annunzio è stato usato come mito fondativo dei Fasci di combattimento, eppure molti dei legionari che parteciparono all'impresa non aderirono mai al fascismo. Questo è uno dei trenta episodi di manipolazione della storia che Paolo Mieli smaschera invitando il lettore a diffidare di fonti inattendibili e versioni adulterate. In alcuni casi si tratta di falsi d'autore, come il diario di Galeazzo Ciano corretto ad arte dallo stesso genero del Duce. Altre volte sono invece tentativi, più o meno consapevoli e strumentali, di imporre slittamenti interpretativi e di senso a pagine salienti del nostro passato. Troppo di frequente si riscontra invece un uso politico della - presunta - verità raggiunta. Ecco il filo rosso che collega i saggi qui raccolti: le verità nascoste sono quelle - indicibili, negate e capovolte - che Mieli indaga con il rigore dello storico e l'acume dell'osservatore vigile e inflessibile. Un'analisi che dall'Italia del Novecento, con le sue più ingombranti e fondamentali figure (Mussolini, De Gasperi, Togliatti), attraversa alcuni temi ancora oggi di grande attualità come l'antisemitismo e il populismo. Fino a gettare nuova luce su personaggi dello scenario internazionale quali Churchill, Stalin, Mao e su passaggi poco conosciuti o spesso misconosciuti della storia antica e moderna, dalla rivolta di Spartaco alla "congiura" di Tommaso Campanella. Un tracciato, quello indicato in Le verità nascoste, che suggerisce, nelle parole del suo autore, che "in campo storico le verità definitive, al di là di quelle fattuali e comprovate (ma talvolta neanche quelle), non esistano".

LA FUGA (David Baldacci) - 2019

Lo United States Disciplinary Barracks non è una prigione come le altre. Qui vige una disciplina militare. I suoi sistemi di sicurezza non hanno uguali. Da qui nessuno è mai fuggito… fino ad ora.
Robert, fratello maggiore dell’agente speciale John Puller, è stato condannato per alto tradimento e crimini contro la sicurezza nazionale. La sua inspiegabile evasione da un famoso penitenziario militare degli Stati Uniti lo rende il ricercato numero uno del Paese. Alcuni esponenti del governo sono convinti che l’agente speciale rappresenti la loro migliore occasione per catturare Robert vivo, ma il quadro emerso dalle indagini di Puller, in collaborazione con l’agente della NSA Veronica Knox, si mostra da subito più complesso del previsto. Ci sono altre persone sulle tracce di Robert e il loro obiettivo è ucciderlo. Come se non bastasse, procedendo nelle ricerche, Puller non solo scopre che la lealtà della sua collega è in dubbio, ma apprende anche dettagli preoccupanti riguardanti la condanna del fratello e l’esistenza di qualcuno interessato a non far emergere la verità. Mentre la caccia all’uomo si fa sempre più serrata, le sue eccellenti abilità come investigatore e combattente potrebbero non bastare a Puller, stavolta, per salvare Robert e nemmeno sé stesso.
Nel terzo episodio della serie di John Puller, un’indagine al cardiopalma, un inquietante viaggio nei meccanismi dell’intelligence statunitense e un’acuta riflessione, nell’era della sorveglianza globale, sul diritto alla privacy.

IL MEDITERRANEO IN BARCA (Georges Simenon) - 2019

Che Simenon sia un prodigioso narratore è a tutti noto. Ma forse non tutti sanno che Simenon, in particolare fra il 1931 e il 1946, è stato un reporter abile e singolare. Singolare perché, lungi dal considerarsi un inviato speciale, i suoi reportage li ha scritti «per sé», per viaggiare, per finanziare la sua curiosità. Quella curiosità nei confronti dell'uomo che ha scoperto in sé sin da quando, giovanissimo, lavorava alla «Gazette de Liège»: «Ho sempre colto la differenza fra l'uomo vestito e l'uomo nudo» ha dichiarato. «Intendo dire l'uomo com'è davvero, e l'uomo come si mostra in pubblico, e anche come si vede allo specchio». Così, alla vigilia di ogni viaggio, Simenon andava da un amico caporedattore e gli diceva: «La settimana prossima parto. Le interessano dodici articoli?». Ma proprio perché concepiti in funzione dell'unica attività che gli stesse a cuore, la scrittura - non a caso ha voluto intitolare il volume che li raccoglie «Mes apprentissages» («Il mio apprendistato») -, i suoi pezzi giornalistici non fanno dunque che rivelarci un'altra faccia del Simenon romanziere. Lo dimostra questo resoconto di una crociera compiuta nel Mediterraneo - da Porquerolles alla Tunisia passando dall'Elba, Messina, Siracusa, Malta - a bordo di una goletta: una lunga crociera durante la quale Simenon, che si era ripromesso di capire e descrivere il Mare nostrum, non potrà che confermarsi nella sua vera vocazione, la stessa di Stevenson: raccontare storie.

MARIE LA STRABICA (Georges Simenon) - 2019

Sylvie ha diciassette anni ed è bella, procace, impudica; ha un seno magnifico, che eccita gli uomini, e prova piacere «a guardarselo, ad afferrarlo a piene mani». Marie, che ha un anno più di lei, è brutta e strabica, timida e spaurita; a scuola le compagne «le giravano alla larga, dicevano che aveva il malocchio». Da piccole, Sylvie le prometteva: «Quando sarò ricca ti prenderò come cameriera, e ogni mattina mi pettinerai». Eppure, di quello che passa per la testa di Sylvie, che adora e disprezza al tempo stesso, Marie intuisce tutto. Sa perché si spoglia davanti alla finestra aperta con la luce accesa, e sa anche che è lei a provocare il suicidio di Louis, il ragazzo ritardato ed epilettico che si aggira di sera nel giardino della pensioncina dove entrambe lavorano. Priva di scrupoli, ferocemente determinata a fuggire quella povertà che le fa orrore, Sylvie lascia la provincia e parte alla conquista di Parigi. Marie, che appartiene alla razza delle creature «segnate dalla malasorte», la segue nella capitale, ma si rassegna all'esistenza mediocre a cui è destinata. Quando, molti anni dopo, le due donne si rincontreranno, sarà Sylvie ad aver bisogno dell'aiuto di Marie, e questa sembrerà assecondarla con la succube arrendevolezza di sempre. Ma forse, questa volta, con il segreto proposito di rovesciare i ruoli: chi sarà, allora, la serva, e chi la padrona?

IL CUOCO DELL'ALCYON (Andrea Camilleri) - 2019

"Tutto è indecidibile, sogno e realtà, vero e falso, maschera e volto, farsa e tragedia, allucinazione e organizzata teatralità di mosse e contromosse beffarde, in questo thriller che impone al lettore, tallonato dal dubbio e portato per mano dentro la luce fosca e i gomiti angustiosi dell'orrore, una lettura lenta del ritmo accanito dell'azione. Tutti si acconciano a recitare, nel romanzo: che si apre drammaticamente con i licenziamenti degli impiegati e degli operai di una fabbrica di scafi gestita da un padroncino vizioso e senza ritegno, detto Giogiò; e con il suicidio, nello squallore di un capannone, di un padre di famiglia disperato. Da qui partono e si inanellano le trame macchinose e la madornalità di una vicenda che comprende, per «stazioni», lo smantellamento del commissariato di Vigàta, la solitudine scontrosa e iraconda del sopraffatto Montalbano, lo sgomento di Augello e di Fazio (e persino dello sgangherato Catarella), l'inspiegabile complotto del Federal Bureau of Investigation, l'apparizione nebbiosa di «'na granni navi a vela», Alcyon, una goletta, un vascello fantasma, che non si sa cosa nasconda nel suo ventre di cetaceo (una bisca? Un postribolo animato da escort procaci? Un segreto più inquietante?) e che evoca tutta una letteratura e una cinematografia di bucanieri dietro ai quali incalza la mente gelida di un corsaro, ovvero di un più aggiornato capufficio dell'inferno e gestore del delitto e del disgusto. «L'Alcyon (...) aviva la bella bitudini di ristari dintra a un porto il minimo 'ndispensabili e po' scompariri». Il romanzo ha, nella suggestione di un sogno, una sinistra eclisse di luna che incombe (detto alla Bernanos) su «grandi cimiteri». La tortuosità della narrazione è febbrile. Prende il lettore alla gola. Lo disorienta con le angolazioni laterali; e, soprattutto, con il tragicomico dei mascheramenti e degli equivoci tra furibondi mimi truccati da un mago della manipolazione facciale. Sorprendente è il duo Montalbano-Fazio. Il commissario e l'ispettore capo recitano come due «comici» esperti. «Contami quello che capitò», dice a un certo punto Montalbano a Fazio. E in quel «contami» si sente risuonare un antico ed epico «cantami»: «Cantami, o Diva, del pelide Achille l'ira funesta che infiniti addusse lutti agli Achei (...)». Il cuoco dell'Alcyon è «una Iliade di guai»." (Salvatore Silvano Nigro)

NOZZE: PER I BASTARDI DI PIZZOFALCONE (Maurizio De Giovanni) - 2019

Una ragazza, nuda, in una grotta che affaccia su una spiaggia appartata della città; l'hanno uccisa con una coltellata al cuore. Un abito da sposa che galleggia sull'acqua. In un febbraio gelido che sembra ricacciare indietro nell'anima i sentimenti, impedendogli di uscire alla luce del sole, Lojacono e i Bastardi si trovano a indagare su un omicidio che non ha alcuna spiegazione evidente. O forse ne ha troppe. Ognuno con il proprio segreto, ognuno con il proprio sogno ben nascosto, i poliziotti di Pizzofalcone ce la metteranno tutta per risolvere il mistero: la ragazza della grotta lo esige. Perché non solo qualcuno le ha tolto il futuro, ma lo ha fatto un attimo prima di un giorno speciale. Quello che doveva essere il piú bello della sua vita.

IL SOSPETTATO (Georges Simenon) - 2019

Quando, in una notte di pioggia scrosciante, Pierre Chave attraversa illegalmente la frontiera tra il Belgio e la Francia (dov'è ricercato per diserzione), non ignora che la sua sarà una corsa contro il tempo: per evitare che una bomba scoppi in una fabbrica di aerei nella periferia di Parigi, facendo decine di vittime innocenti, deve a ogni costo riuscire a trovare Robert, il «ragazzino» fragile, infelice e bisognoso di affetto - Robert che, dopo averlo venerato come un maestro, si è sottratto alla sua influenza lasciandosi indurre a compiere un attentato. Lo scopo di Chave non è soltanto salvare gli operai della fabbrica, ma impedire che Robert si macchi di una colpa orrenda. Perché, pur credendo fervidamente nell'ideale anarchico, aborre la violenza, ed è persuaso che il terrorismo come metodo di lotta politica sia una strada senza uscita. L'uomo è consapevole che la sua è una missione quasi disperata: su di lui pesano infatti i sospetti della polizia, e insieme quelli dei suoi stessi compagni, convinti di essere stati traditi. Un romanzo "à bout de souffle", uno dei pochi di Simenon, ha scritto André Gide, in cui il protagonista agisce dall'inizio alla fine «spinto da una volontà ferrea».

IL CASTELLO DELL'ARSENICO (Georges Simenon) - 2019

"Alle cinque ero là, come gli altri giorni... Stavo mandando giù un sandwich, e intanto mi guardavo intorno distrattamente... E a un tratto ho notato una donna che mi osservava sorridendo...
"Non sono un dongiovanni, mi creda... Mi è sempre bastata mia moglie...
"Ma quella lì... Mi sono subito chiesto che ci facesse in un locale così popolare... Le capita di andare al cinema, no?... Ha presente le dive americane, le vamp, come le chiamano?...
"Be', dottore, avevo davanti agli occhi una vamp!...".

LA NOTTE DELLA SINISTRA (Federico Rampini) - 2019

Ci fu un tempo in cui sinistra e popolo erano quasi la stessa cosa. Adesso in tutto il mondo le classi lavoratrici, i mestieri operai vecchi e nuovi, cercano disperatamente protezione votando a destra. Perché per troppi anni le sinistre hanno abbracciato la causa dei top manager, dell'Uomo di Davos; hanno cantato le lodi del globalismo che impoveriva tanti in Occidente. E la sinistra italiana da quando è all'opposizione non ha corretto gli errori, anzi. È diventata il partito dello spread. Il partito che tifa per l'Europa «a prescindere», anche quando è governata dai campioni della pirateria fiscale. È una sinistra che abbraccia la religione dei parametri e delle tecnocrazie. Venera i miliardari radical chic della Silicon Valley, nuovi padroni delle nostre coscienze e manipolatori dell'informazione. Tra i guru «progressisti» vengono cooptate le star di Hollywood e gli influencer sui social media, purché pronuncino le filastrocche giuste sul cambiamento climatico o sugli immigrati. Non importa che abbiano conti in banca milionari, i media di sinistra venerano queste celebrity. Mentre trattano con disgusto quei bifolchi delle periferie che osano dubitare dei benefici promessi dal globalismo. Non rispondetemi che «quegli altri» sono peggio - scrive Federico Rampini -, non ditemi che è l'ora di fare quadrato, di arroccarsi tra noi, a contemplare con orgoglio tutte le nostre sacrosante ragioni, a dirci che siamo moralmente superiori e che là fuori ci assedia un'orda fascista. Quand'anche fosse vero che «quelli» sono la peste nera, allora dobbiamo chiederci: com'è stato possibile? Come abbiamo potuto regalare a «loro» l'Italia più gli Stati Uniti, l'Inghilterra più la Svezia e in parte la Francia? Se davvero una barbarie reazionaria sta dilagando in tutto l'Occidente, dov'eravamo noi, cosa facevamo mentre questo flagello si stava preparando? (Aiutino: spesso eravamo al governo). C'è qualcosa di malsano nel pensare che una maggioranza degli italiani sono idioti manipolati da mascalzoni: come si costruisce su queste basi una convivenza civile, un futuro migliore? Attingendo alla sua formazione giovanile nel Pci di Enrico Berlinguer, fine anni Settanta; poi alle sue esperienze successive di reporter globale a Parigi, Bruxelles, San Francisco, Pechino e ora New York, Federico Rampini prende di mira alcuni dogmi politically correct. E spiega che la sinistra può ripartire. Deve farlo. Il tracciato verso la rinascita parte dalle diseguaglianze, e abbraccia senza imbarazzi una nuova idea di nazione.

IL TUNNEL (Abraham B. Yehoshua) - 2018

Zvi Luria ha poco piú di settant'anni quando un neurologo gli diagnostica un principio di demenza senile. All'inizio la malattia lo porterà soltanto a commettere piccole distrazioni, sbagliare un nome, confondere un altro bambino per suo nipote, oppure visitare il letto di uno sconosciuto in ospedale convinto di essere al capezzale di un vecchio amico in coma. Poi però tutto diventerà più duro e passo dopo passo la sua lucidità finirà con l'essere completamente compromessa. Zvi però è sempre stato un uomo preciso e pragmatico, prima di andare in pensione aveva lavorato come capo ingegnere ai lavori pubblici, e non riesce ad accettare di essere destinato in breve tempo a fare una fine del genere. Sua moglie Dina, una pediatra di fama legata a lui da un amore ancora tenero, lo sa benissimo, e lo convince ad aiutare Assael Maimoni, che ha preso il suo posto ai lavori pubblici. Maimoni sta però lavorando al progetto di un tunnel segreto, che trascina Zvi nel cuore del conflitto israelo-palestinese. In mezzo a questo caos mentale e geopolitico Zvi a un certo punto rischia di perdere anche Dina, la sua unica ancora di salvezza... Come può un uomo che è sempre stato affidabile e solido, un punto di riferimento per famiglia e amici, un ingegnere, scendere a patti con il proprio inevitabile declino mentale? Come possono farlo sua moglie e i suoi figli? Come ci si comporta di fronte alla razionalità che lentamente svanisce? E come si affronta la paura? Yehoshua costruisce intorno a queste domande una toccante meditazione sull'identità e sull'amore, sui gesti che è necessario compiere prima di congedarsi. Una vicenda intima e privata che s'intreccia a doppio filo con quella collettiva e politica del popolo palestinese e di quello israeliano, vicinissimi eppure così distanti dal trovare un modo per esistere insieme.

02.02.2020 LA NOTTE CHE USCIMMO DALL'EURO (Sergio Rizzo) - 2018

2 febbraio 2020. È tutto pronto, il grafico incisore che ha avuto dal ministro dell'Economia l'incarico di disegnare la Lira Nuova ha finito, il punto di verde è perfetto. Banconote e monete verranno messe in circolazione a partire dalla mezzanotte. In ossequio al credo nazionale sono stati abbandonati i poeti, gli artisti e gli scienziati: al loro posto le immagini degli eroi popolari e i martiri del governo sovranista. Il governo è in carica da un anno e mezzo, e ormai la maggioranza è costituita da un partito unico, il Psi - Partito sovranista italiano. Per tener fede alle promesse elettorali il Psi ha fatto saltare i conti pubblici. Così non c'è altro da fare che andare fino in fondo: mettere in atto il piano B, uscire dall'euro. Intanto la speculazione internazionale è già preparata e le corazzate finanziarie sono pronte ad affossare l'Italia. E fra chi scommette contro il Paese c'è anche un politico importante, che ha un ruolo di rilievo nell'operazione Morris, com'è stata battezzata in codice. La mattina del 3 febbraio, la nuova valuta crolla in poche ore mentre le Borse vanno a picco. Le banche hanno bloccato i bancomat, la fuga di capitali è immediata e imponente. L'inflazione comincia a galoppare. I tassi d'interesse esplodono, le imprese indebitate dichiarano bancarotta, i mutui vanno alle stelle. Il potere d'acquisto dei salari è divorato dall'impennata dei prezzi, la disoccupazione tocca livelli astronomici, la povertà dilaga. Il paese è in ginocchio. L'Italia sembra uscita da un'altra guerra mondiale. L'unica soluzione è emanare un decreto per vendere i monumenti agli stranieri. I cinesi offrono 100 miliardi di euro per il Colosseo e i russi si prendono Pompei in cambio merce: le forniture di gas naturale all'Italia per 25 anni. Non basterà. Ma neppure si potrà tornare indietro. Il racconto di un'Europa in cui non esistono più scenari impossibili.

IL MONDO E' GIOVANE ANCORA (Domenico De Maso) - 2018

«In quest'epoca di disorientamento, abbiamo due certezze inconfutabili. La prima è che il mondo in cui oggi viviamo non è il migliore dei mondi possibili, ma è di sicuro il migliore dei mondi esistiti fino a oggi. La seconda è che l'opera creatrice dell'uomo è solo all'inizio del suo cammino e, per la prima volta nella storia dell'umanità, sta a noi proseguirla o interromperla per sempre.» È un viaggio quello che Domenico De Masi intraprende in queste pagine. Un percorso segnato da dieci svolte decisive, dieci diadi terminologiche e concettuali che puntano a individuare una meta e tracciare una rotta, capaci di trasformare la nostra timorosa navigazione a vista in progetto consapevole verso una ragionevole felicità. Punto di partenza è la certificazione sociologica del senso di smarrimento che caratterizza la nostra società, la prima in assoluto nata senza un preventivo modello di riferimento, sorta quasi per germinazione spontanea da quella che l'ha preceduta. Temi centrali per tutti quali la Longevità, il Lavoro, l'Impegno; concetti di natura sociologica come quelli di Classe e Genere, o più propri della psicologia come Paura e Felicità: un vocabolario indispensabile per orientarsi anche politicamente nel mondo che è già qui e che verrà, quel «mondo giovane ancora», per dirla con Giambattista Vico, che mai come oggi necessita di essere compreso, tradotto, e necessariamente riscritto. A oltre vent'anni da "L'ozio creativo", De Masi, come allora in conversazione con Maria Serena Palieri, offre un'accurata e convincente istantanea del tempo che stiamo vivendo, un'inquadratura realistica e carica di speranza che descrive chi siamo e come saremo.

L'UOMO NUDO (Georges Simenon) - 2016

"Dicono che molte donne siano gelose della suocera. Si lamentano del fatto che i mariti, quando tornano “a casa loro” anche solo per un'ora, assumono un'aria beata e particolarmente allegra che le irrita. "Il grande e grosso Torrence non era mai così raggiante come al rientro da un giretto “a casa sua”. E “casa sua”, per lui, era quella in cui aveva mosso i primi passi della carriera, il Quai des Orfèvres, dove, in qualità di ispettore della Polizia giudiziaria, era stato per quindici anni il braccio destro del commissario Maigret. "Per i colleghi, Torrence aveva fatto una brutta fine, diventando un detective privato. Per la maggior parte della gente, invece, aveva fatto fortuna, poiché adesso era, almeno ufficialmente, a capo della più seria, nota e illustre di tutte le agenzie investigative: l'Agenzia O".

CRISTO SI E' FERMATO A EBOLI (Carlo Lievi) - 2014

"Eboli - dicono i lucani tra cui Levi fu mandato al confino dal fascismo - e l'ultimo paese di cristiani. Cristiano è uguale a uomo. Nei paesi successivi, i nostri, non si vive da cristiani, ma da animali". Dice Italo Calvino in uno dei due testi che introducono questo volume: "La peculiarità di Carlo Levi sta in questo: che egli è il testimone della presenza di un altro tempo all'interno del nostro tempo, è l'ambasciatore d'un altro mondo all'interno del nostro mondo. Possiamo definire questo mondo il mondo che vive fuori della nostra storia di fronte al mondo che vive nella storia. Naturalmente questa è una definizione esterna, è, diciamo, la situazione di partenza dell'opera di Carlo Levi: il protagonista di "Cristo si è fermato a Eboli" è un uomo impegnato nella storia che viene a trovarsi nel cuore di un Sud stregonesco, magico, e vede che quelle che erano per lui le ragioni in gioco qui non valgono più, sono in gioco altre ragioni, altre opposizioni nello stesso tempo più complesse e più elementari". 

COLLASSO (Jared Diamond) - 2014

Piú di mille anni fa alcuni Vichinghi, guidati da Erik il Rosso, partirono dalla Norvegia e si stabilirono in Groenlandia. Lí fondarono colonie, dissodarono la terra, allevarono animali e costruirono chiese fantastiche. Perché quasi cinque secoli dopo se ne persero le tracce? E perché sparirono molti altri popoli del mondo? Lo spettacolo delle rovine delle antiche civiltà ha in sé qualcosa di tragico. Popoli un tempo ricchi e potenti sono scomparsi, magari nel volgere di pochi anni, lasciando come testimonianza solo qualche romantico masso sparso nella giungla. In questo saggio Diamond cerca di capire come i collassi del passato abbiano potuto verificarsi, e si chiede se la società contemporanea sia in grado di imparare la lezione, evitando disastri analoghi nel futuro. Il punto di partenza è un approfondito esame dei casi di chi non ce l'ha fatta, dai maya agli anasazi, dagli abitanti dell'isola di Pasqua a quelli dell'Australia. Che lezioni trarne? Siamo davvero in pericolo? Le risposte di Collasso sono equilibrate e mai catastrofiche, ma comunicano tutta l'urgenza di scelte non piú differibili, se vogliamo continuare ad ammirare con serenità le rovine di chi ci ha preceduto.

Se volete continuare, potete visualizzare la pagina de Le recensioni di Claudio 2

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